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Dalle foreste alle città e viceversa

Non solo gli esseri umani su questo pianeta stanno aumentando, ma si stanno anche sempre più spostando a vivere in ambienti #urbani: le proiezioni mostrano, nel 2050, 10 miliardi di persone, di cui il 90 per cento nelle città. Da questa tendenza, si vede già da ora l’urgenza di aumentare la vegetazione all’interno di questo ambiente scelto dalle persone per sostenere uno stile di vita che, in realtà, ne riduce la loro qualità. Milano per esempio si sta impegnando con obiettivi di forestazione urbana di medio periodo: ai 500 mila alberi che attualmente vivono in città, se ne aggiungeranno altri 2 milioni entro le prossime Olimpiadi (2026), ciò, insieme all’apertura di nuovi parchi pubblici, colorerà Milano con un po’ più di verde. Come questa sono tante altre le iniziative delle nostre grandi e piccole città nella lotta alla crisi ambientale. Il lancio è stato il 21 novembre 2019 con un forum dedicato a queste tematiche alla Triennale.

Le motivazioni di tutto questo quasi improvviso interesse al pianeta e alla salute dei cittadini sono quasi scontate. Il tasso di urbanizzazione è una delle cause della cosiddetta malattia del ventunesimo secolo: lo #stress. Questa reazione corporea si disattiva nei momenti di contatto con la #natura.



Così naTUra raggiunge anche le #città, dove la gente ha più bisogno di viverla regalandosi qualche ora di rigenerazione psicofisica.

Il tour è cominciato a San Marino nel Parco Ausa per poi approdare nel Boscoincittà, grande parco della grande mela italiana, Milano. Le esperienze ricreative, formulate per tutti, sono occasione di scoperta di se stessi in interazione con l’ambiente naturale e sono in grado di ristabilire quel contatto con la natura che ci serve per stare bene, sono intere giornate trascorse nel potente #verde in o vicino a grandi centri urbani.


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