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Perché tornare alla natura?


Scattiamo una fotografia del mondo d’oggi:

  • siamo nel 2020, siamo quasi 8 miliardi e abbiamo costruito uno stile di vita che necessita delle risorse di due pianeti Terra, ma stiamo aumentando di 75 milioni all’anno, quindi abbiamo un tasso di crescita del 1,1% l’anno;

  • la metà degli esseri umani vive in città e le megalopoli da più di 10 milioni di abitanti sono 22, si prevede che nel 2050 saremo 10 miliardi e il 66% vivrà nelle città;

  • viviamo il 90% del nostro tempo dentro ad edifici dove l’aria é 6 volte più inquinata che all’esterno e

  • trascorriamo in media 8 ore a guardare degli schermi.

QUINDI

  • Soffriamo di stress e tecnostress e la nostra salute si sta radicalmente indebolendo. Le malattie legate allo stress sono diventate un problema sociale. La pressione a cui siamo sottoposti per competere e raggiungere nuovi risultati, anche se produce beni materiali, non porta al benessere, infatti alcune indagini suggeriscono che, nonostante l’enorme crescita economica, le persone non sono più felici di 50 anni fa e l’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala che entro il 2030 la depressione supererà la diffusione di malattie come cancro, cardiopatia e diabete.

  • Gli umani e gli animali da allevamento costituiscono oggi il 97% del peso di tutti i vertebrati viventi sulla Terra: buona parte del restante 3%, ossia tutti i mammiferi, i pesci, gli uccelli, gli insetti, gli anfibi e i rettili, oggi come oggi non hanno molte probabilità di scampare all’estinzione.

  • Il mondo continua ottusamente a camminare su un percorso che porta almeno a 3 gradi di surriscaldamento nel corso di questo secolo e le misure per evitare questo aumento di temperatura devono attuarsi a partire da questo anno.

Ok. Ora la domanda delle domande: come siamo giunti a questo punto? Non abbiamo ascoltato. Abbiamo ignorato gli avvertimenti.


Siamo all’inizio di una vera e propria rivoluzione sostenibile che molto rapidamente coinvolgerà tutti, perché riguarda tutti noi. Abbiamo fatto degli errori di valutazione e abbiamo creato una realtà che ci sta portando nella direzione sbagliata.


Ecco che in questa situazione servono delle soluzioni e naTUra nel suo piccolo vuole fare qualcosa: diffondere una cultura che ci riporti alla natura per il miglioramento dello stato di salute nostro e del nostro pianeta. Lo fa riportando le persone a vivere gli ambienti naturali, soprattutto la foresta, perché lo sentiamo tutti quanto stiamo bene avvolti dalla natura, ma ora questi effetti hanno una riprova scientifica.


7 milioni di anni fa i nostri antenati hanno cominciato ad evolversi per divenire esseri umani di oggi e questo processo, considerando che il cambio d’habitat é cominciato con la rivoluzione industriale é avvenuto per il 99,99% del tempo in ambiente naturale, quindi il nostro corpo é adatto alla natura. I cambiamenti genetici non avvengono in cosi poco tempo quindi attualmente stiamo vivendo con un corpo adatto alla natura in un ambiente non naturale. Le nostre funzioni fisiologiche non sono adatte all’ambiente urbano che noi stessi abbiamo costruito per noi. LA NOSTRA FISIOLOGIA RISPONDE AI DIVERSI HABITAT. Questo apre le porte a nuove professionalità che dovranno ripensare a delle città che possano generare risposte fisiologiche positive.


Per questo é nato in Giappone lo shinrin-yoku, una pratica che consiste nel camminare senza fretta nella foresta per godere dei suoi effetti, questa pratica si é trasformata in una medicina preventiva sostenuta dalla scienza: forest therapy, terapia forestale. In Italia sono state fatte molte ricerche a riguardo in Friuli Venezia Giulia dove sono nate tre stazioni di terapia forestale attorno alle quali vengono proposte speciali attività ricreative, tra cui anche le attività di immersione forestale-forest bathing di naTUra ed é anche per questo che il percorso formativo si fa principalmente nella Foresta di Tarvisio.


La nature therapy ci porta sostanzialmente al nostro stato naturale di benessere di esseri umani, perché alla vista della natura avviene uno spontaneo effetto di rilassamento del sistema nervoso che riducendo lo stress determinando effetti positivi generalizzati:

  • regolarizzazione della pressione sanguigna (dopo 15 minuti)

  • Regolarizzazione della frequenza cardiaca

  • Riduzione degli zuccheri nel sangue

  • Riduzione degli agenti inquinanti nel sangue

  • Incremento dello stato di rilassamento

  • Aumento dell’intuizione e della creatività

  • Miglioramento dell’umore

  • Miglioramento delle difese immunitarie grazie all’aumento delle cellule natural killer antagoniste di tumori e infezioni (+40% dopo una giornata in foresta, effetto che perdura per una settimana)



naTUra ha pensato ad attività ricreative trascorse in natura, principalmente in foresta, proponendo alle persone esperienze di esplorazione sensoriale dell’albero e del bosco con i suoi elementi, dove poter apprendere in modalità rilassante e giocosa e sviluppare le principali soft skills dimostrate dall’albero e dall’ecosistema foresta come resistenza, resilienza, pazienza, accettazione, attitudine alla crescita e al miglioramento, persistenza, tenacia, problem solving, lavoro di squadra, gentilezza, ascolto.


In questo modo viene risvegliato il ricordo dell’essere natura, in grado di attivare quei comportamenti a sostegno dell’ambiente e quella consapevolezza necessaria per prendere decisioni nel rispetto di noi stessi in quanto esseri naturali e del pianeta stesso di conseguenza.


La naTUra Academy é pronta per formare professionalmente guide che siano capaci di condurre le persone a vivere queste esperienze.


Riassumendo: naTUra si pone il traguardo di essere d’esempio e di diffondere una cultura BIOlogica, cioè che segue le leggi della natura.

Mia mission é quella di essere il cambiamento che voglio vedere avvenire nel mondo, come diceva Gandhi, ognuno di noi può solo che partire da se stesso e io mi auguro che anche voi vogliate fare del vostro meglio per aiutare la situazione.



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