É come se la Terra ci avesse messo in pausa, dandoci lo spazio per riflettere sul fatto che così ci stiamo facendo del male. Esiste davvero la possibilità di un cambiamento? Da dove iniziare per creare questo cambiamento?
naTUra vuole dare qualche spunto di riflessione…
Una volta l’uomo stava ad osservare gli animali rinchiusi in contenitori artificiali chiamati zoo per sollazzare il tempo, perché, non contento di vedere gli animali alla tv, ha voluto vederli anche dal vivo; oggi l’uomo è rinchiuso in contenitori artificiali chiamati case e gli animali vengono a guardarlo da vicino pensando che finalmente sia fatta giustizia.
Un corpo chiamato Terra è stato infettato da una specie di virus, l’Uomo, per sbarazzarsene la Terra ha fatto la febbre aumentando la propria temperatura di 1,5 gradi, ma non sufficiente ha dovuto per autodifesa mettere in circolo il proprio sistema immunitario, ovvero speciali agenti di nome Covid19, liberati dalla quiete di habitat naturali distrutti proprio dal virus Uomo.
Scienziati che studiano aspetti diversi della vita, dalla medicina all’ecologia, si sono espressi dando dati e avvertimenti che affermano come continuare con lo stile di vita, soprattutto degli ultimi decenni, non porta vita ma il suo contrario, così l’uomo ha stanziato dei soldi per portare il cambiamento, ponendosi di spenderli per obiettivi che determinerebbero una sostenibilità del rapporto Uomo-Terra nell’arco dei prossimi 30 anni, ma visto che egli risulta essere in ritardo di 30 anni, ora si ritrova a spendere più denaro per curare le conseguenze delle sue azioni rispetto a quelli che aveva stanziato per curare le cause.
Usciti dal #lockdown il vero danno che potrebbe verificarsi sarà il fatto che tutto potrebbe tornare alla normalità, normalità che ha causato quello che stiamo vivendo e che prepara la prossima ragione di un qualche altro blocco, oppure torneremo più consapevoli ad una realtà anche solo un po’ diversa, dove la gente vedrà gli spazi verdi con occhi diversi, pretenderà orari di lavoro più ragionevoli per stare più tempo con la famiglia, farà scelte a minore impatto ambientale riscoprendo i vantaggi del viaggiare in treno anziché in auto, andrà a lavorare o a scuola in bicicletta per godersi l’aria fresca del mattino, cioè farà scelte più sostenibili per la propria persona e di conseguenza per il pianeta. Se anche solo una piccola percentuale della popolazione avrà onorato le vittime dell’emergenza sanitaria imparando qualcosa, avremo vinto dando prova del fatto che sul serio è in atto una rivoluzione delle coscienze.
Sarà possibile secondo voi un #cambiamento tale da evitare in futuro il riverificarsi di ciò che sta succedendo oggi? C’è chi dice “No, perché l’uomo è ricorsivo, quindi ciclicamente ci ricasca dal momento che non prende coscienza o prende coscienza in maniera transitoria, cioè anche quando viene toccato emotivamente in breve tempo dimentica.” e poi c’è chi afferma invece “Sì, se l’uomo viene stimolato dal punto di vista etico e morale soprattutto a partire dal periodo scolastico e consolida la sua presa di coscienza.”.
Ecologia Evolutiva Vincente agisce con la speranza e la motivazione che servono per realizzare un mondo davvero nuovo, attraverso esperienze in foresta fatte di:
Consapevolezza: sapere identitario che in natura lascia andare le sovrastrutture per tornare all’essere.
Umiltà: ridimensionarsi e tornare alla cooperazione, al relazionarsi con la terra lasciando andare la superbia.
Gratitudine: riconsiderare e riconoscere il valore di tutto ciò che è presente nella propria realtà.
Interconnessione e interdipendenza: la sofferenza viene generata da disconnessione tra il mondo dentro e fuori di noi, dall’interno si struttura l’esterno.
In questo modo, rimettendo la persona al centro con la sua #umanità, questo progetto ha la volontà di fare la propria parte in questa rivoluzione delle coscienze.
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